Dichiarazione del Presidente Nazionale Uncem Marco Bussone
“Sono 110 milioni di euro, una cifra annuale mai vista, nel Fondo nazionale Montagna 2022. 110 milioni che il Dipartimento per gli Affari regionale e le Autonomie, guidato da Ermenegilda Siniscalchi, con il Direttore Giovanni Vetritto, su mandato della Ministra MariaStella Gelmini, andrà a ripartire alle Regioni nelle prossime settimane. E da qui, le Regioni li investiranno con i Comuni, le Unioni montane, le Comunità montane. Consentiranno diverse progettualità, dalla creazione di Green Communities, a nuovi impianti con fonti rinnovabili, da interventi per ridurre il rischio idrogeologico a progetti per le filiere forestali. Ma anche infrastrutture digitali, contro il digital divide dei territori, e riorganizzazione dei servizi, come previsto dalla Strategia nazionale Aree interne. Il fondo di 100 milioni è stato previsto dalla legge di bilancio statale 2022. Si aggiungono alcune annualità precedenti, con risorse economiche non ancora spese. Dal 2023, il fondo passa a 200 milioni. Un importante risultato secondo Uncem, al quale abbiamo contribuito. Ringraziamo la Ministra Gelmini, insieme con tutti i Parlamentari che in Parlamento hanno lavorato sulla legge di bilancio per portare il fondo montagna nazionale a 100 milioni nel 2022 e raddoppiarlo nel 2023. Ora dobbiamo lavorare superando campanilismi e frammentazioni, rafforzando il sistema istituzionale, come più volte abbiamo detto nel corso degli Stati generali della Montagna del 2019 e del 2020. Dar forza agli Enti sovracomunali montani, come già hanno fatto Francia e Germania, permette di incontrare i bisogni delle comunità e investire bene risorse economiche disponibili, fondo nazionale montagna e PNRR, oltre che risorse della nuova Programmazione europea. Un lavoro importante, enorme. Che richiede Enti solidi, sussidiarietà tra Stato, Regioni, Autonomie, come sancito dalla Costituzione, all’articolo 44 e nel Titolo V. Ma anche una capacità politica nuova, unita a progettualità, visione, strategie per stare nella transizione ecologica ed energetica. La montagna ne è protagonista”